21 – La rottura

21 Gen di editor

21 – La rottura

Ci fu un lungo silenzio rotto solo dal suono del campanello.

Ma chi poteva essere a quest’ora?

Io e Luca avevamo appena finito di mangiare, avevamo sparecchiato il tavolo, lavato tutti piatti e finalmente c’eravamo accoccolati sul divano. Di certo non aspettavamo nessuno.

Luca chiese chi fosse, ma non ricevette alcuna risposta.

Fece per aprire la porta e, come un uragano si fiondò in casa Lara.

Iniziò a sbraitare contro di me.

Io ero sorpresa e sinceramente non capivo cosa stesse accadendo.

Era talmente infuriata che non riuscì subito a comprendere le sue parole, poi capii: tutto per quel suo dannato corso.

In pratica Lara è un estetista incallita che, nonostante abbia conseguito il diploma accademico e nonostante abbia tanti anni di esperienza nel suo settore,si ostina a voler partecipare ad ogni corso che si presenta nella sua vita.

Vuole a tutti i costi migliorare e conoscere qualsiasi cosa nel suo mestiere.

Farebbe anche bene, se non fosse che a quasi ogni corso richiede la mia presenza come modella o meglio cavia per sperimentare i nuovi apprendimenti.

Ogni volta è sempre la solita storia e ogni volta, con qualche scusa cerco di svincolarmi perchè a me non interessa nulla.

Sono una ragazza che si piace per come è e non crede di aver bisogno di ricorrere all’estetista ogni due per tre…be diciamo che non sono una fissata ecco.

A me non importa un fico secco di avere le unghie tutte belle laccate di sgargianti colori, non mi importa di tutti quei trattamenti che ti consigliano di fare per rimpolpare le ciglia.

Lei che sa bene come la penso ogni volta mi chiede di poter andare con lei.

Oltre questo c’è anche da dire che a questi benedetti corsi si deve attendere in sala d’aspetto ben cinque ore.

Sì perchè ovviamente prima studiano la teoria e poi la applicano su noi povere cavie.

Se tutte le altre volte ero riuscita a cavarmela dicendole che lavoravo, questa volta, avendo perso il lavoro, non potevo scappare.

Non volevo dirle chiaramente che non mi interessava perchè avevo paura di ferirla.

Ma fortunatamente si era tradita da sola.

Mi aveva mandato un messaggio dicendomi che altrimenti poteva chiedere a mia cognata di accompagnarla, proprio lei, la persona che più detesto al mondo.

Utilizzai proprio ciò per dirle chiaramente che non sarei andata.

Non poteva che capitarmi un occasione migliore per rifiutarmi senza né ferire qualcuno né sentirmi in colpa.

Avevo fatto male i miei conti perchè se lei era nera di rabbia in casa mia era solo perchè aveva intuito.

Forse avevo tentennato troppo prima che lei nominasse quella lì.

Così, smascherata, passai per un’ amica di merda, una che abbandonava le persone nei momenti di bisogno.

Sapevo in cuor mio che esagerava e non me ne fregava nulla delle sue parole.

La pregai gentilmente di girare i tacchi e prendere la porta di casa perchè ero stufa.

Non ci parlammo mai più.


Valutazioni Giuria

21 – La rottura – Valutazione: 19

Giud.1:
Racconto semplice e scontato, privo di originalitò.

Giud.2:
bella la descrizione iniziale, ricca di dettagli. interessante l’argomento del racconto. finale non scontato.

Giud.3:
Ortografia, grammatica e punteggiatura da rivedere. Trama insulsa, senza capo né coda. Non dice assolutamente nulla

Giud.4:
fatico a commentare gli errori, numerosi e gravi, distratto da un contenuto e soprattutto da una capacità espositiva gravemente insufficienti.