10 – La premiazione

3 Gen di editor

10 – La premiazione

[…] “Non potevano essere più diversi di così i finalisti di questa edizione e ne sono davvero contento – pensate alla creatività di questi ragazzi eh – a come sono riusciti ad interpretare il tema e in appena mille battute!

Partiamo col terzo classificato: Marcello Bergamin che ci propone il tema dell’albero in un delicatissimo dialogo – ascoltiamolo – vieni Marcello – un applauso.”




  • Cos’è papà?
  • Un disegno
  • Voglio vederlo!
  • Vieni su. Oplà. Vedi? Qui c’è tutta la nostra famiglia
  • Dove?
  • Guarda qui, questo è il tuo nome e più su, questo sono io e questa la mamma
  • Questa?
  • Si,
  • E questi?
  • I miei fratelli, chi sono i fratelli del papà?
  • Perché la mamma ride?
  • Perché è sciocchina. Gli zii sono i fratelli del papà
  • E questo?
  • Questo è Dino, il fratellino di mamma. Era un bimbo quando è volato in cielo
  • Perché?
  • …Gesù aveva bisogno di un angioletto
  • Un angioletto!
  • Si,
  • E questi chi sono?
  • Questa è nonna, il nonno e questi sono i suoi fratelli. L’hanno costruita loro la casa in campagna sai?
  • Perché?
  • Per abitarci, come noi abitiamo in questa
  • L’hai costruita tu questa casa?
  • Io l’ho comperata, e tu un giorno quando sarai grande, comprerai la tua
  • Papà
  • Si?
  • Io voglio costruirla. Io sono bravo a fere le case
  • Lo so
  • Tu mi aiuti?
  • Certo
  • Anche il nonno?
  • …anche lui
  • Perché mamma ride?
  • Perché ti vuole bene
  • Papà
  • Si?
  • E se Gesù vuole farmi angioletto?
  • …ma tu lo sei già



Complimenti Marcello – un’idea originale, bravo – ancora un bell’applauso.

Ed ora passiamo al secondo classificato: Michele Ceriotti – Michele ci porta in un terribile scenario – vero? – dove l’albero (o gli alberi) sono quelli di un veliero.

Facciamo un applauso eh: Michele – Ceriotti.”




Sotto gli alberi di trinchetto, mezzano e maestro piovono gocce di sangue: siano da monito ai nemici i nemici sgozzati e non solo! Che tanti se ne contano in alto impiccati, tra coloro i quali si ammutinarono e là ora penzolano putrefatti. Appesi per il cappio, marciti e mangiati dai covi e dai vermi, finché il canapo non recide membra e legamenti esausti, così ch’essi precipitano scheletri, sul ponte, con gran fragore d’ossa.

Soffia il vento tra le vele quadrate di tiglio, spira tra quelle di taglio, fischia tra i fiocchi, ma non stormiscono verdi fronde, poi che a ciondolare sono le spoglie dei trapassati. Guardo la polena rivolta ai flutti: sia essa inorridita, piuttosto che minacciosa?

Salendo a vedetta per le sartie, incrocio nelle orbite cave i verminosi sguardi di antichi compagni e penso che nessuno prima, abbia dovuto compiere per gli inferi una tale ascensione. Sulla coffa l’aria salmastra mi pulisce le nari dal tanfo sepolcrale, ma all’orizzonte appare un nuovo albero maestro.




Grazie Michele – ancora un applauso – mi raccomando eh, continua a scrivere!”

Siamo arrivati al vincitore, anzi alla vincitrice: Maria Zotti

Vi avevo detto che più diversi di così non potevano essere tra loro – Maria ci propone una ballata, o addirittura una “cantica” medievale sull’albero della vita – devo confessarvi la mia curiosità, quando Maria mi ha detto di volerla cantare – pensate – anche al coraggio eh – le ho chiesto di accennarmene una strofa in anteprima e devo dirvi che mi ha commosso – davvero. Ora facciamo silenzio – Maria sarà anche emozionata eh – e seguiamo con attenzione le parole sul libretto – un applauso.”




La giostra ha iniziato a girare,

L’albero ha frutti del bene e del male

Le api ne suggono il fiore,

Trasformano il polline in miele.

Onora il padre e la madre,

Santifica il nome di Chi ti ha creato,

Poi ama con tutto il tuo amore,

Non cogliere il frutto proibito.

E passano giorni e stagioni,

La giostra continua a girare,

Il cuore conosce l’amore,

Incontra passioni e paure.

La giostra non è infinita

L’albero ha frutti del bene e del male,

Le api ne suggono il fiore,

Ama con tutto il tuo amore.

La giostra pian piano si ferma

Fa’ in modo sia stato un bel carosello,

Percorri in pace il ritorno

All’albero di vita eterna.

E passano giorni e stagioni,

La giostra continua a girare,

Il cuore conosce l’amore,

Incontra passioni e paure.

E passano giorni e stagioni,

La giostra continua a girare,

Il cuore conosce l’amore,

Incontra passioni e paure.




Complimenti Maria – anche per la voce! – grazie anche a Michele, Marcello e tutti i partecipanti, la giuria e gli organizzatori eh – al prossimo anno!” […]


Valutazioni Giuria

10 – La premiazione – Valutazione: 30

Commento:
Davvero apprezzabile lo sforzo di racchiudere in un testo tre componimenti, diversi per contenuto e stile narrativo. Scelta apprezzabile.