27 – ROSSO SPERANZA
Iniziavano i primi freddi quando Marta si accorse di non aver comprato il meraviglioso completo intimo rosso che ogni anno si scambiava con Elisa. Una consuetudine da rispettare anche se il ventiventi era stato il peggiore anno in assoluto. Ore 20.30 del 30 dicembre quando arrivò il messaggio “Domani zona rossa, tutto chiuso, non possiamo regalarci niente” scriveva Marta.
“Impossibile” pensò Elisa, ci sarà un modo. Domani non possiamo stare senza completo rosso, già quest’anno è stato pessimo, non vorrei ripetere l’esperienza oppure peggiorarla” scriveva in piena cena Elisa cercando nel frattempo di leggere le nuove regole del Dpcm.
L’indomani si incontrarono all’ipermercato dove qualche negozio di intimo era presente. La zona rossa dal 31 dicembre al 4 gennaio non permetteva che l’apertura di ipermercati e farmacie chiudendo tutto il resto. La zona cibo era aperta mentre l’abbigliamento era nastrato con il segno di divieto.
“E’ tutto chiuso, per quest’anno dovremo rinunciarci” disse Marta facendo un giro dentro il reparto alimentari in cerca di qualcosa di rosso da indossare.
“Rubiamoli” disse Elisa guardandola negli occhi.
“Sei impazzita? Ci manca pure che ci arrestino a capodanno” rispose Marta.
“Sta zitta e seguimi. Vedì lì, ci sono dei completi rossi dentro il supermercato, la zona è nastrata perché non possono essere venduti, se tu mi copri le spalle, io ne prendo due e li mettiamo in borsa” disse Elisa prendendola per un braccio.
“Se ci beccano giuro che ti strozzo, sei sempre la solita” rispose Marta cercando di camminare disinvolta.
Le due ragazze si avvicinarono al reparto cercando di scegliere con gli occhi il completo e la taglia. “Va bene per te quello?” disse Elisa sottovoce a Marta.
“Fa’ come ti pare, sbrighiamoci, mi va bene tutto basta che andiamo via di qui” rispose Marta sempre più nervosa.
“Mica ci arresteranno per due paia di mutande e reggiseni no?” disse Elisa avvicinandosi sempre di più alla merce. “Stai buona qui, coprimi le spalle e vedrai che andrà tutto bene”.
“Sei una delinquente, io non ho niente a che fare con te, una figuraccia così non la voglio fare, capito?” insisteva Marta mentre Elisa stava prendendo i due completi.
“Guarda, non hanno nemmeno l’antitaccheggio perché il reparto è chiuso” disse Elisa infilando nella borsa entrambi i completi.
In quella maledetta mattina di lockdown, per passare inosservate e unirsi al gregge di clienti affamati si zampone e lenticchie, comprarono del pane e della frutta.
Una volta alle casse, pagata la spesa, si avvicinò un poliziotto e chiese a entrambe di aprire la borsa.
“Perché” chiese Elisa con suo fare sfacciato e disinvolto unito al vestiario serio e la faccia d’angelo che l’aveva sempre salvata mille volte anche a scuola.
“Perché esistono le telecamere e io faccio il mio lavoro, anche il 31 gennaio” rispose il poliziotto.
“Scappa Marta scappa!!!” iniziò a urlare Elisa.
Nel giro di pochi secondi si ritrovarono a correre con gli anfibi rigidi che stringevano le caviglie e senza ombrello. “Te lo avevo detto, basta Elisa basta!” disse Marta con un filo di voce.
“Corri!! “ disse Elisa cercando di evitare le pozzanghere.
Elisa portò Marta direttamente in mezzo ai palazzi vicino al supermercato, dove le vie popolari sembravano congiungersi a scacchiera con i portoni quasi sempre rotti per l’usura.
“Seguimi” disse Elisa. Voltato l’angolo entrarono in un palazzo, chiusero il portone e salirono le scale fino all’ultimo piano. Il poliziotto le aveva seguite ma in mezzo al quel labirinto, che solo Elisa conosceva perché cresciuta lì, si era perso e le due ragazze, affacciate dalla terrazza condominiale, lo videro allontanarsi.
“Sei una pazza!… ma… è stato fichissimo, ora abbiamo i nostri intimi, se non bellissimi ci porteranno fortuna. Anzi il doppio della fortuna perché non solo regalati ma anche rubati” disse Marta.
Buon anno nuovo a tutti.
Valutazioni Giuria
27 – ROSSO SPERANZA – Valutazione: 18 Gaia: Un racconto che pare fondarsi sulla storia di amicizia e complicità fra Marta ed Elisa, ma che subito perde il fascino iniziale. L’improbabile furto, lungi dall’essere conferma della intesa fra le due amiche, risulta un gesto avventato e prepotentemente imposto da Elisa all’amica. Alla fine della disavventura, ispiegabilmente, la reticente Marta si dice apprezzare ancor più del solito il completo rosso proprio perchè frutto di un furto… che però lei non voleva assoluitamente commettere…. L’insieme è un po’ piatto Matteo: L’incipit attrae fin da subito l’attenzione del lettore. La tradizione natalizia tra le due protagoniste è infatti molto particolare. Questo elemento (che sarebbe forse stato utile per approfondire il loro rapporto in modo originale) viene però fatto cadere nel vuoto. La storia diventa sempre meno plausibile con il procedere della narrazione. Paola: L’esordio lasciava presaguire che l’amicizia, per quanto forse attaccata a dei riti un po’ infantili, fosse solida. Poi Elisa trascina una refrattaria Marta e la forza a compiere un furto in piena regola, con relativa fuga finale. Ci si sarebbe aspettato un finale molto più “rosa” in cui magari le amiche riuscivano a farsi vendere lo stesso la biancheria per mantenere la loro tradizione. Pietro: L’idea di partenza è buona ma ad ogni svolta della trama il racconto perde plausibilità e, credo, il suo fuoco tematico: in un attimo una storia di amicizia diventa un action movie. |