7- Non credo che lo rifaremo
Tutta colpa della pastiera!
Lo sapevo che non avremmo dovuto provarci!
Ma noi no, testardi fino in fondo comunque ci abbiamo tentato.
Volevamo riuscirci a tutti i costi, non potevamo sfigurare, era una questione di orgoglio!
Comunque non poteva essere così complicato!
Quindi forza, cominciamo!
Siamo partiti con slancio ed entusiasmo
Ci siamo procurati tutto il necessario, abbiamo scelto giorno e luogo.
Ci siamo trovati e abbiamo cominciato.
Ma presto ci siamo persi.
Troppe indicazioni da seguire. Troppe procedure da controllare.
Ci siamo comunque trascinati fino alla fine.
Questi sono i risultati.
Una leggera coltre bianca ricopre il tutto, nascondendo alla vista ciò che c’è al di sotto.
A tratti soffice, amorfa, opaca; si agita al minimo movimento dell’aria, spandendosi ovunque, cercando di conquistare altro territorio.
A tratti cristallina e brillante, riflette la luce e tende ad affondare nella coltre più soffice, radunandosi in basse collinette.
Piccole, appiccicose pozze giallo-arancione tendono ad impastarsi con la coltre opaca, bloccandone la libertà di volo, diventando sempre più dense, perdendo lentamente la propria brillantezza man mano che vengono ricoperte.
Forme geometriche gialle e arancioni, sparse ovunque, colorano il tutto e profumano l’aria con il loro intenso aroma.
Risplendono a contatto con la luce rallegrando l’atmosfera.
Altre forme, di un giallo intenso, isolate dalle altre, radunate insieme in un piccolo territorio, sembrano delimitare un caldo e silenzioso deserto.
Pochi puntolini verdi a stento visibili, richiamano alla mente piccoli steli d’erba che, a fatica ma con tenacia, ricrescono al di sotto della neve.
Macchie rosso ruggine, sparse qua e la, appaiono come polvere di Marte che, caduta sulla Terra per qualche scherzo cosmico, si è depositata in piccole isole.
Piccoli laghetti di un bianco opalescente, aiutati dal piano irregolare, si radunano nascondendosi in avvallamenti poco profondi
Un rigagnolo di liquido profumato ruscella tra il tutto, cadendo oltre il bordo formando una piccola cascata gocciolante.
Una montagna bianca, con la cima piatta e ampia, svetta imperiosa, quasi a sfidare tutti sul chi sia la vera regina di quel mondo fantastico ed impossibile.
Lo sapevo! Non avremmo dovuto prepararla.
Ci abbiamo provato, ma non credo che lo rifaremo.
Ora è tutto da riordinare!
I protagonisti:
Coltre bianca opalescente: farina
Coltre cristallina e brillante: zucchero
Pozze giallo-arancione: tuorlo d’uovo
Forme geometriche giallo-arancione: scorza di buccia di limone e arancia
Atre forme gialle: grano
Puntolini verdi: canditi
Macchie rosso ruggine: cannella
Laghetti bianchi: latte
Liquido profumato: aroma di fiori d’arancio
Montagna bianca: ricotta
Fossimo almeno riusciti a mangiarla la pastiera napoletana!
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