19 – L’ULTIMO SALUTO
Ci fu un lungo silenzio rotto solo da un sibilo, neanche il tempo di sentire dolore, e Antonio si accasciò a terra.
Iniziò a sentire il freddo che lo avvolgeva, mentre il sangue sgorgava copioso dal suo ventre.
Ma com’ era arrivato a questa situazione?
Antonio non riuscì a spiegarselo. Pensò a quando sentiva che in punto di morte si ripercorresse tutta la vita, ma ora che lui era morente, non riusciva collegare i pensieri e, anzi, una confusione incredibile si faceva strada nella sua mente.
Non si trattò di rivivere dei ricordi, ma piuttosto come se ogni cosa venisse distrutta il più in fretta possibile, prima che la mente potesse spegnersi definitivamente.
Si ricordò di quando si era diplomato, col massimo dei voti, poi di colpo si rammentò del suo primo appuntamento con Francesca, che sarebbe in seguito diventata sua moglie.
Gli venne in mente il suo primo dentino caduto, e subito dopo di quando aveva comprato casa.
Sommerso da tutti questi pensieri, da tutti questi ricordi, Antonio alzò a gran fatica la testa.
Caduto sulle ginocchia, tentava disperatamente di tamponare la ferita al ventre con le mani, ma riuscì ugualmente ad alzare il mento per guardare lei.
Sua moglie Francesca era in piedi, col coltello ancora in mano, a fissare Antonio.
Quel viso per anni raggiante e quasi angelico, mostrava ora un ghigno mefistofelico.
I ricordi sparivano tanto veloci quanto confusi, tuttavia Antonio riuscì a ricordare quel tanto che bastava a capire come era finito in quella situazione.
Dopo il loro primo appuntamento, i suoi amici lo avevano messo in guardia, accusando apertamente Francesca di essere solo una ragazza interessata al denaro. Ma Antonio aveva sempre negato una simile possibilità, difendendo la sua amata a spada tratta.
Poi ci fu il matrimonio e la vita sembrava davvero un sogno divenuto realtà e Francesca incarnava la perfezione.
Solo ora, Antonio si rese conto di quanto fosse stato cieco e stupido, preferendo fare di testa propria invece che ascoltare i suoi amici, nemmeno quelli più fidati.
Le vere intenzioni di Francesca iniziarono a manifestarsi solo negli ultimi mesi, durante i quali lei cominciò a spendere enormi quantità di denaro, prosciugando un intero conto bancario.
Antonio divenne sospettoso, ma era ignaro che la moglie aveva già organizzato ogni cosa nei minimi dettagli.
Facendo appello all’ultima goccia di fiducia del marito, Francesca riuscì a portarlo nel bosco poco fuori città, poiché la famiglia di Antonio aveva una casa in legno nel cuore della foresta. Era un vecchio segreto di famiglia, visto che la casa fu costruita senza permesso, la sua esistenza era da sempre stata taciuta, ad eccezione dei coniugi.
Francesca scoppiò in una risata folle e sguaiata, osservando il marito cadere su un fianco.
La fine era prossima.
Antonio ripercorse gli ultimi istanti prima della coltellata: l’arrivo alla casa, le accuse rivolte alla moglie, poi le scuse e promesse di Francesca, una sorta di riavvicinamento, poi la totale confessione, ed infine lei che brandiva un coltello da cucina e glielo affondava nello stomaco.
Antonio sentì la vita abbandonarlo.
Da quando Francesca aveva confessato il suo piano, lui non era più riuscito a dire una sola parola.
Ormai il silenzio era l’unica cosa che gli appartenesse.
Almeno così si era illuso, perché proprio mentre spirava, Francesca gli rubò anche quel silenzio, dandogli l’ ultimo saluto.
“Addio, tesoro”
Valutazioni Giuria
19 – L’ULTIMO SALUTO – Valutazione: 20 Giud.1: Trama che suscita un certo interesse. Il linguaggio semplice manifesta lo stato d’animo di Antonio, mentre il personaggio di Francesca è poco descritto. Giud.2: racconto con emozioni e suspance. ben articolato. argomento insolito. molto realistico Giud.3: Qualche errore, ma piu che altro inverosimile. La moglie assomiglia ad una caricatura più che ad una donna vera Giud.4: Diversi gli errori, le incoerenze e l’insostenibilità dei fatti. Nel mio ruolo mi trovo in difficoltà a superare questi limiti per arrivare ad analizzare la narrazione sotto altri aspetti. |