18 – Sembrava tutto così vero

12 Gen di editor

18 – Sembrava tutto così vero

Finì per addormentarsi sulla poltrona davanti alla finestra. Il binocolo appoggiato sulle gambe scivolò a terra e fece rumore ma ciò non fu sufficiente a svegliarlo, ci riuscì solo il camion della nettezza urbana, poco dopo le sette del mattino seguente. Allungò un braccio e scostò le tende con l’atteggiamento di chi volesse sorprendere qualcuno.

Bardsey era ancora lì, misteriosa avvolta nella nebbia, non distante dalla costa nord del Galles.

L’isola nel Medioevo divenne un luogo sacro, tant’è che due pellegrinaggi all’abbazia garantivano l’indulgenza plenaria. Dalla stanza Sam poteva scorgere il vecchio monastero, il cui cimitero parrebbe essere luogo di sepoltura di numerosi santi e secondo alcuni, anche di Re Artù.

Da Dover si era spinto fin lì perché il suo datore di lavoro gli aveva assegnato un compito ben preciso, appurare la presenza della bara di cristallo nella quale è sepolto Mago Merlino. Del resto i lettori di Mystery Magazine a questi argomenti sono molto interessati e lui doveva accontentarli.

Trascorse la mattina a passeggiare per le vie del villaggio in cerca di informazioni inerenti l’isola. Ebbe modo di chiacchierare con il proprietario dello Skirrid Mountain Inn, per definizione il più antico pub del Galles, un luogo veramente suggestivo, tenuto in piedi da travi di quercia ricavate da velieri del 1300. Mr Kirk non fece altro che raccontare di quanto fosse infestato dai fantasmi il suo locale. Riferì di aver visto, una sera mentre lavava il pavimento, la Dama Grigia al bancone con una pinta di birra, ma anche delle numerose altre volta che la vide trapassare la porta d’ingresso. Sam non lo prese sul serio, come avrebbe potuto, sembrava una strategia per farsi pubblicità, in fondo era lì per ricercare fatti suggestivi ma con un fondamento storico e non per ascoltar leggende. Prima di salutarlo si informò su come noleggiare una barca per raggiungere l’isola. Non ricevette alcuna indicazione in merito ma venne indirizzato a contattare un vecchio marinaio che organizzava piccoli tour turistici. Trovò Phil esattamente dove gli era stato indicato, al porticciolo, intento a scolarsi una bottiglia di Macallan e non faticò a convincerlo a farsi dare un passaggio fino alla spiaggetta di Bardsey. Il tragitto durò non più di un quarto d’ora, Phil, avendo tempo si offrì di avventurarsi con lui. Si misero in marcia uno a fianco all’altro sull’unico sentiero che conduceva al monastero. Il paesaggio che si mostrava ai loro occhi aveva le caratteristiche delle Colline Rosse (Red Cuillin) il cui granito era stato modellato dal vento e dalla salsedine così da conferire allo skyline dell’isola una sagoma tondeggiante. Il marinaio non smise per un attimo di raccontare i suoi vissuti ed anche lui, come aveva fatto Mr. Kirk, non fu da meno nel narrare storie fantastiche di pirati, forzieri e tesori ben nascosti in fondo a grotte marine. Era tutto così affascinante agli occhi di Sam ed in quel contesto gli avvenimenti fantastici non risultavano per nulla stonati.

Finalmente arrivarono al vecchio cimitero. Un luogo magnetico avvolto dal mistero e da una bassa coltre di nebbia dalla quale spuntavano le sagome delle antiche tombe. Una figura eterea dalla lunga tunica bianca procedeva nella loro direzione. Raggiunti i due avventurieri si presentò come Ambrosio, il frate, nonché guardiano delle anime. Fece loro da oratore per tutto il tempo e si mostrò molto ospitale. Quando Sam chiese notizie di Merlino, Ambrosio rispose sbrigativo che era frutto di una diceria di paese. Ormai infreddoliti e rassegnati gli uomini rientrarono. Una tappa allo Skirrid Mountain era d’obbligo, se non altro per riscaldarsi con un buon whiskey.

Mr. Kirk stava conversando con un cliente, Sam, chiedendo il permesso, si intromise nella conversazione, raccontando di essere riuscito a procurarsi da Phil il passaggio sull’isola ma di aver appreso da Fra Ambrosio dell’inesistenza della tomba di Merlino. L’oste ebbe un attimo di esitazione ma poi dichiarò: ”Phil questo pomeriggio non si è mai mosso da questo sgabello”. Sam si voltò verso l’uomo col berretto da marinaio, il quale salutò con un cenno della mano. Kirk proseguì: “l’isola è disabitata, il monastero è abbandonato almeno da duecento anni”.


Valutazioni Giuria

18 – Sembrava tutto così vero – Valutazione: 30

Giud.1:
racconto nel quale realtà dei luoghi e fantasia si fondono insieme , i personaggi sono ben descritti e la narrazione è coinvolgente

Giud.2:
bello l’incipit, ma poi le descrizioni non sono accurate. Interessante la scelta del Galles, di re Artù. Lascia troppo alla fantasia del lettore.

Giud.3:
Lineare, fluido, scritto bene, ambientazione suggestiva, sorpresa finale. Attenzione però all’uso di punti e di virgole.

Giud.4: