15 – I Fitzgerald

5 Gen di editor

15 – I Fitzgerald

Non potevano essere più diversi di così, i fratelli Fitzgerald.

L’unica cosa in comune che avevano era l’altezza: entrambi superavano di poco il metro e ottanta ma per il resto, sia fisicamente sia caratterialmente, non c’era proprio paragone.

Sam era sempre stato un bambino vivace, chiacchierone ed estroverso. Aveva grandi occhi scuri, capelli dello stesso colore e carnagione chiara. Crescendo, iniziò a frequentare la palestra sempre più spesso e grazie anche alla combinazione del football che si giocava a scuola (lui era uno dei quarterback) mise su un bel po’ di muscoli.

Jamie aveva una natura tranquilla, riflessiva, ed era sempre stato un gran lettore, forse spinto dalla curiosità che lo contraddistingueva. I capelli biondi e gli occhi verdi gli conferivano un’aria quasi angelica, e una volta giunto alle scuole superiori si ritrovò inondato di richieste di appuntamenti da parte di ragazze che apprezzavano sia il suo aspetto sia il suo carattere. A quanto pareva non era vero che bisognava essere arroganti o ribelli per ottenere attenzioni.

Al momento di scegliere a quale facoltà iscriversi, i fratelli presero direzioni opposte ancora una volta: Sam andò alla Brown, in Rhode Island, e Jamie optò per Stanford, in California. Entrambe erano ottime università e alcune persone malignarono che Sam non sarebbe mai stato ammesso non fosse stato per la borsa di studio ottenuta grazie al football.

Jamie sapeva che non era così. Suo fratello era intelligente, seppure preferisse lo sport ai libri. Ma lui era stufo di vivere nella sua ombra e, per quanto lo riguardava, più lontano si fossero trovati a vivere l’uno dall’altro tanto meglio.

Sam divenne allenatore di football. Jamie divenne insegnante di storia.

E alla fine, quando sembrava che la vita andasse alla grande per entrambi, ciascuno ai lati opposti degli Stati Uniti, vennero a sapere la verità.

Non potevano essere più diversi di così, i fratelli Fitzgerald.

Tom era una persona pratica e inquadrata. Carl sognava ad occhi aperti. Non erano mai andati molto d’accordo, nonostante avessero solo un anno di differenza, e avevano intrapreso strade diverse ben presto.

Finchè i loro destini non si incrociarono nuovamente quando Carl e la moglie morirono in un incidente stradale. Il figlio di pochi mesi, Jamie, venne quindi adottato da Tom, che non ci pensò due volte. Però, mentre Jamie cresceva, iniziò a considerarlo come fosse veramente suo figlio biologico e non gli rivelò mai la verità. Qualcosa lo frenava, non sapeva esattamente cosa. E poi avrebbe dovuto spiegare tutto anche a Sam, che adorava il fratellino. Era meglio tacere e non dare un dispiacere a nessuno.

Quando Tom si ammalò, iniziò a provare un sacco di rimorsi. Telefonò ad entrambi i figli, ormai più che trentenni, e quando entrambi si presentarono al suo capezzale raccontò loro la verità.

Jamie non rimase molto stupito. Sembrava quasi aspettarsi una cosa del genere, come se avesse subodorato molto tempo prima che c’era qualcosa di diverso in lui dal resto della famiglia.

Ma Sam la prese malissimo, non riusciva a credere che suo padre gli avesse mentito, avesse mentito a tutti e due, per tutta la loro vita.

“E’ incredibile. E’ assurdo. E mamma gli ha pure dato corda!”

Jamie ascoltava lo sfogo di Sam in silenzio, seduto sul divano in salotto, braccia incrociate al petto. Aveva un’aria malinconica, quasi immusonita. Più che della rivelazione in sè, era preoccupato per la salute del padre.

“E a te sta bene che ti abbia mentito fino ad oggi?” sbottò Sam, cercando di sollecitare una qualche reazione.

“Sam.” La voce di Jamie era praticamente un sussurro. “Adesso mi spiego tante cose. Ma non è questo l’importante. Papà ha bisogno di noi, dobbiamo mettere temporaneamente da parte questo discorso. Quando sarà guarito ne riparleremo.”

Non fu facile convincere Sam, ma alla fine, nel corso delle settimane seguenti, Jamie riuscì nel suo intento.

Quelle differenze così marcate finalmente li unirono.


Valutazioni Giuria

15 – I Fitzgerald – Valutazione: 24

Commento:
La storia è piuttosto semplice. I due personaggi principali sono descritti bene e anche il legame tra loro, che si coglie da alcuni passaggi: “alcune persone malignarono che Sam non sarebbe mai stato ammesso non fosse stato per la borsa di studio ottenuta grazie al football. Jamie sapeva che non era così. Suo fratello era intelligente, seppure preferisse lo sport ai libri.” La rivelazione del padre (non è però chiaro perché, essendo lo zio, non l’abbia detto subito) non incrina il rapporto, anzi lo consolida.